test dell'albero

Il Test dell’albero

Test dell’albero o Baumtest, detto anche “Reattivo di Koch” o “Test di Emil Jucker”

Il disegno che svela la personalità e i tratti del carattere di chi lo disegna.

Cos’è il test dell’albero?

Il test dell’albero o Baumtest, detto anche “Reattivo di Koch” o “Test di Emil Jucker” è un test proiettivo, ovvero nel disegno si proietta la personalità secondo analogie, simbolismi e criteri, usati per l’interpretazione dei sogni, della scrittura o di opere d’arte.

test dell'albero

Il simbolismo

Una volta appreso il simbolismo diventa facile la sua applicazione ad una serie di immagini appartenenti ad ambiti diversi, che scaturiscono dall’ inconscio e rientrano dunque nel suo linguaggio simbolico.
Disegnare oggi il nostro albero è come rappresentare in forma grafica o cromatica gran parte della nostra personalità secondo archetipi di base.

Alto (mente-cielo),
destra (padre-futuro),
basso (materia-terra),
sinistra (madre-passato).

L’albero è considerato il simbolo dell’uomo

L’albero rappresenta lo slancio della vita che affonda con le radici nel mondo sotterraneo delle origini, si erge con la solidità del tronco nel presente e si allarga verso il mondo con i rami o la chioma nella vita mentale e di relazione.

Gli alberi possono essere di moltissimi tipi, così come ci sono al mondo moltissimi uomini, che vivono momenti diversi della loro vita esprimendo stati d’animo e realizzando comportamenti, tant’è che lo zodiaco celtico non divide i vari caratteri secondo le costellazioni come fa il nostro zodiaco che è fondato su analogie animali, ma distingue i caratteri paragonandoli a vari tipi di alberi, ognuno prototipo di un certo tipo di energia.

“Spesso le mani sanno svelare un segreto attorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente.” – Jung

Il test dell’albero è molto diffuso, ha più di mezzo secolo di vita (nasce negli anni ‘50), è facile e proponibile a tutti.
Può essere fatto con la sola matita nera, o a colori.
Ricordiamo che quanto diremo non è applicabile in genere a disegnatori sotto i 12 anni, perché la personalità non è ancora formata, se pure potremo usare con prudenza qualcuno dei criteri indicati anche per i disegni dei bambini. E’ raro che i bambini piccoli disegnino alberi, più facile che disegnino figure o animali o case. I disegni dell’albero possono partire anche dai 3 anni ma gli alberi sono in genere stecchi poco strutturati su cui si può dire poco.
Però se le caratteristiche scarne rudimentali dei primi disegni infantili compaiono in età adulta, possono indicare o una scarsissima cultura o patologie anche gravi.

Materiale per fare il test

Basta prendere un foglio bianco A4 e disegnare, a matita o con pennarelli o matite colorate, un albero. Il formato preferito è quello di una pagina di quaderno o di mezzo foglio A4, ma va bene qualsiasi formato.
Non sono richieste capacità estetiche o artistiche. Disegnate quello che vi sentite con spontaneità e naturalezza, come vi viene.

Solo dopo aver fatto il disegno dell’albero, potrete leggere le indicazioni psicologiche utili alla sua interpretazione

Ci sono psicologi che fanno fare dopo un primo disegno un 2° albero per vedere le differenze.
Si presume che il primo albero sia disegnato con qualche apprensione e indichi come la persona si presenta agli altri. In ogni caso, non leggete l’interpretazione dell’albero prima di aver disegnato il vostro albero.

Analisi del disegno dell’albero

Test di Emil Jucker

La grandezza dell’albero rispetto al foglio

Albero molto piccolo: personalità debole e insicura, timidezza, chiusura, introversione.
Grande: sicurezza, apertura verso l’esterno, estroversione.
Se è troppo grande e addirittura fuoriesce dal foglio: momento di autostima anche esagerata, ipertrofia dell’Io, oppure ambiente restrittivo in cui la persona si sente come imprigionata e desiderio di evasione nel mentale superiore.

L’albero ha tra fasce: radici, tronco, chioma

Guardiamo come l’albero si posiziona relativamente all’alto.

Prevalenza della chioma: idealità, pensiero, mondo dei concetti o dell’immaginazione.
Prevalenza delle radici: attaccamento alla madre, bisogno di appoggiarsi a qualcuno, dipendenza, ricerca di sicurezza o protezione.
Prevalenza di parte centrale fusto: prevalenza di interessi presenti e contingenti.

Nella parte destra del foglio: progettazione, futuro (il padre), estroversione, movimento progressivo
Nella parte sinistra: attaccamento al passato, conservazione, conformismo, movimento difensivo o regressivo, introversione, attaccamento alla madre, bisogno di sicurezza.
Al centro: egocentrismo, autostima, sicurezza di sé, desiderio di essere al centro dell’attenzione, sicurezza.
In basso: albero che parte dalla base del foglio (tipico nei bambini piccoli): debolezza, insicurezza, bisogno di essere seguito e incoraggiato. Ma in un adulto può significare anche persona che ha dovuto fare a meno delle radici e ha dovuto sviluppare una sicurezza che parte da sé.

Albero in un angolo: difficoltà di adattamento all’ambiente, paura esistenziale, riserbo, timidezza, atteggiamento asociale.
Albero che esce dal foglio: esuberanza senza controllo, megalomania, ipervalutazione, egocentrismo, autostima esagerata, mancanza di autocritica oppure senso di prigionia e costrizione e desiderio di evasione.
Albero disegnato in alto o più accentuato nella parte superiore: può indicare due cose opposte: vivacità intellettuale e grande fantasia, interessi metafisici o ideali, oppure al contrario ambizione esagerata senza senso della realtà superbia, presunzione, megalomania.
Albero accentuato nella parte inferiore: interessi nella materia, istinti, prevalenza della parte corporea, immaturità, irrequietezza, o anche ritardo intellettivo.

Si può anche dividere il foglio in 4 quadranti e notare, per esempio che i disegni dei bambini molestati, o con padre aggressivo si situano nel quadrante in alto a sinistra. Questa caratteristica appare anche negli adulti.
La violenza sessuale può evidenziarsi anche coma spaccature e fiamme.
La violenza insita nel soggetto si rivela in punte, coltelli, bastoni, forme aguzze ecc.

Analisi del tratto

Incerto e interrotto su fusto e rami: incostanza, superficialità, incapacità di portare a termine un compito, disattenzione, nervosismo.
Tratto irregolare e debole: depressione e fragilità nervosa
Tratto disordinato e calcato: tendenza aggressiva (ma nei bambini questo è normale per una difficoltà a automoderarsi)
Deciso e sicuro: personalità forte che sa quello che vuole.
Aguzzo e con punte: aggressività, ribellione, durezza, reattività, vivacità nervosa, violenza, rabbia.
Linee tonde e morbide: immaginazione e sentimento, dolcezza, tenerezza, adattamento, gentilezza, spirito gaio e piacevole, a volte un po’ infantile.
Se nello stesso disegno il tratto cambia: influenzabilità, incostanza, facilità a distrarsi, immaturità.
Chiaroscuro, ombre: depressione, angoscia e paura
Tratti che indicano movimento: vivacità intellettuale

La chioma dell’albero è la nostra mente

La chioma è la nostra mente, può essere il pensiero oppure il modo con cui ci presentiamo agli altri come ci rapportiamo all’ambiente, se siamo chiusi o aperti, quali aspirazioni abbiamo, la fantasia, la capacità di fare progetti o fantasie.
La chioma sferica o ondulata: socievole, persona di buon carattere, morbida e adattabile e affettuosa.
A sacco che cade in giù: volontà debole, scarsamente produttiva, depressa.
Ad arcate: socievole e gentile, amabile, fanciullesco (è l’equivalente di una scrittura che viene definitiva a ghirlanda per le arcate volte in sù e che è tipica in molte diciassettenni, indica una persona aperta al mondo e ai suoi simili).
A ostensorio: chiuso in sé, autosufficiente.
Schiacciata: oppressione, senso di schiacciamento, insufficienza, insicurezza.
Con ciuffi in fondo ai rami: socievolezza, riguardo verso gli altri, autocontrollo, mancanza di aggressività, attenzioni verso il suo prossimo.
Se la chioma è chiusa e compatta: introversione, riflessione, persona chiusa in sé, segreta, che si comunica poco e ha pochi amici, o semplicemente timida o riservata.
Aperta e con tanti rami visibili: disponibilità, senso dell’amicizia, estroversione, vitalità, apertura verso gli altri, desiderio di fare cose nuove, interessi.
Groviglio di linee, chioma a scarabocchio: mente confusa ed eccitata, impulsività, scarso ordine mentale, inconsistenza, disordine, volontà incostante, confusione mentale, difficoltà a concentrarsi
Rami che si biforcano: creatività e socialità.
Chioma ricciuta: allegria, dinamismo, socievolezza, entusiasmo oppure superficialità.
Più sono sottili a filamento, più l’energia è debole ci sono problemi psicologici e debolezza dell’io (lo stesso per una scrittura debole e filiforme, che denota scarsa energia o anche malattia).
Rami mozzi a zig zag: pulsioni aggressive.
Una chioma divisa in due: personalità frammentata o doppia, segno presente nei soggetti schizoidi, e si ripete in altre dualità di segno (nei sogni le personalità schizoidi ripetono la cifra due, due auto, due case, la persona che vive nella casa accanto…e se invitate a disegnare un albero, ne disegnano due).
Chioma disegnata a cipolla attorno a un centro: carattere chiuso, attivo, concentrato, indipendente, introverso.
Disegno centrifugo con rami che partono dal centro verso l’esterno: aggressività, estroversione, iniziativa, slancio (altri elementi diranno se è uno slancio aggressivo o morbido).
Rami disegnati a raggiera a tratto unico tipo raggi del sole: soggetto aggressivo e insolente, irascibile, reattivo, capriccioso, nervoso.
Chioma che va verso destra: socievolezza e altruismo o spirito di avventura.
Verso sinistra: sono possibili fantasticherie come fughe dalla realtà, desiderio di evasione, esperienze negative, insicurezza, chiusura in se stesso o nei propri sogni.
Albero piegato dal vento: agitazione e debolezza interiore, persona che si sente instabile e a rischio.
Spazi vuoti nella chioma: senso di inferiorità, mancanze, privazioni, bisogni che si traducono in forme di vuoto interiore.
Macchie bianche nel colore: gelosia della propria vita intima, segreto, senso di colpa, conflitti intrapsichici.
Chioma a spalliera: (rara) flessibilità, capacità tecniche e costruttive, mente sistematica, autocontrollo e disciplina, buone capacità esecutive, bisogno di appoggiarsi a un leader.

I rami indicano le relazioni che abbiamo con il mondo

Il disegno dei rami sono le braccia e le mani. Indicano che relazioni abbiamo col mondo, gli altri, gli interessi, i progetti, i risultati. Il mondo del fare e del comunicare.
Se i rami crescono lungo il tronco ci sono forti interessi o bisogni sessuali.
Rami nascenti: esuberanza, iniziativa, ambizione, desiderio di cose nuove, persona che si dà da fare.
Monconi di rami spezzati o segati: inibizioni ambientali, difficoltà esistenziali, delusioni, insuccessi, traumi, frustrazioni, iniziative interrotte.
Rami che si allargano alle estremità: impulsività. Immediatezza, arroganza o violenza.
Rami disegnati parzialmente con tratti interrotti: pensiero discontinuo, scarsa applicazione, nervosismo, energia interrotta.
Molti ramicelli sottili: sono come tante ramificazioni nervose, se sono armonici: ipersensibilità, nervi a fior di pelle, reazioni eccessive
A rete: minuziosità, impenetrabilità, istinto di autodifesa, il soggetto resta prigioniero nella rete delle sue frustrazioni interiori.
Ramoscelli a punta: aggressività, ipercritica, suscettibilità, sarcasmo.
Volti a destra: speranze per il futuro.

La rappresentazione delle foglie

Le foglie se sono cadenti o cadute: grande sensibilità e timidezza, tristezza, malinconia, bisogno di essere rassicurato.
Foglie singole staccate: carattere attivo, curioso, intraprendente, con tante cose da fare. Se nel disegno ci sono anche puntini: allegria, senso dell’umorismo, desiderio di essere lieto e di stare in compagnia di persone gaie.
Senza foglie: paura, insicurezza, tristezza, fragilità.
Foglie cadenti: malinconia, perdita, lutto.

La rappresentazione dei fiori

I fiori sono la bellezza, grazia, ornamento, leggerezza, gaiezza, socialità, estroversione, a meno che i fiori non siano tutti uguali e stilizzati perché ciò potrebbe indicare una persona solo falsamente gaia ma in realtà stereotipata.

La rappresentazione dei frutti

I frutti sono i risultati della nostra vita, il successo, i regali che amiamo fare agli altri.
Natura generosa e socievole, estroversa,  capace di dare aiuto, amare ed essere amata.
Se il disegno dei frutti pendono dai rami, il segno è triste e indica insicurezza e malinconia.

Il disegno del tronco ovvero ciò che siamo

L’Io, il carattere, la stabilità, la sicurezza di sé, il presente, ciò che è contingente.

Se è solido e grosso indica sicurezza, praticità, forza, buona volontà, solidità.
Se è sottile e storto indica debolezza e indecisione, personalità insicura.
Se ci sono dei nodi si presentano anche contraddizioni, complessi o traumi.
Se il fusto è alto indica fantasia, immaginazione, capacità di progettare il futuro, programmazione, ambizione, persona che vuole esprimersi al meglio.
Corto: orgoglio e ambizione, concretezza, attaccamento alle cose pratiche e materiali.
Disegnato con due righe parallele perfettamente dritte: ostinazione, scarsa malleabilità, scarsa socialità, testardaggine, rigidità, conformismo, carattere autoritario (lo stesso può dirsi di una scrittura verticale e rigida).
Esagerato: grandiosità, megalomania.

Se la base del tronco si allarga verso destra: timidezza a prudenza, è come se il soggetto, avanzando verso il futuro, si creasse uno scudo protettivo.
Se la base si allarga verso sinistra: forte attaccamento alla madre oppure amore per la propria famiglia o attaccamento al proprio passato, ma allo stesso tempo bisogno di porre delle distanze per non essere soffocato.
Tronco tratteggiato: nervosismo, eccitazione nervosa, stato di tensione.
Se presenta delle punte: il carattere è aggressivo, sarcastico, bizzarro, caparbio, contraddittorio, oppositivo.
Se la linea è rotonda e morbida: carattere morbido, adattabile, piacevole, socievole, gentile e affettuoso (lo stesso per la scrittura).
Tronco inclinato a destra: altruismo, persona che si protende verso gli altri con spirito di sacrifico o con imprudenza, influenzabilità (lo stesso per la scrittura destrorsa).
Tronco inclinato a sinistra: atteggiamento di opposizione o ribellismo, scontrosità, aridità affettiva, ostinazione, carattere difficile.
Albero che sta per cadere: squilibrio, insicurezza.
Bozzoli o nodi: traumi.
Buchi, rientranze, scoloriture o incisioni: mancanze, senso di colpa, bisogni non soddisfatti, vissuti conflittuali, nevrosi, traumi subiti durante la crescita, abbandoni.
Se sono sulla parte destra: le tensioni sorgono nelle relazioni.
Se a sinistra: indicano dissidi interiori.

Radici: origini e basi, il luogo da dove partiamo

Le radici nella rappresentazione dell’albero rappresentano il rapporto col passato, la madre, i ricordi, le esperienze anche rimosse, la parte nascosta di noi, l’”Es“, l’istinto, l’inconscio, la sessualità, l’affettività, il rapporto con la madre o il passato. Nei bambini indica un forte attaccamento alla famiglia, in particolare alla madre.

Se le radici sono grosse, rotonde e sporgenti: il soggetto parte da buone radici e riesce bene ad affrontare la vita, ha concretezza e realismo, buon radicamento nell’ ambiente.
Troppe radici disegnate a tratto doppio possono indicare una presa troppo forte dell’inconscio che blocca l’io e lo rende pesante.
Gli schizofrenici a volte le disegnano ‘dentro’ il tronco. Ciò indica che l’ “io” non è riuscito a formarsi e a individuarsi ma è ancora mescolato con l’inconscio.
Disegnano radici molto evidenziate i bambini che sono più attaccati alla madre che al padre. In un bambino la mancanza di radici indica uno scarso rapporto con la madre e questo gli produrrà insicurezza e debolezza, sarà emotivamente instabile, ma non dobbiamo prendere questo elemento come sicuro, in quanto moltissimi bambini tendono a disegnare l’albero che parte dalla base del foglio, così come tendono a separare il cielo dalla terra come una fascia posta in alto.
Dopo i 12 anni, se le radici mancano del tutto, potremmo essere in presenza di insicurezza e instabilità emotiva, di un bambino che non è stato amato.
Radici a linea retta: rifiuto di pulsioni nascoste.

Il terreno d’appoggio: l’ambiente da cui veniamo

Nei bambini spesso manca e l’albero sbuca dal fondo del foglio. Il terreno che manca suggerisce una mancanza di basi, per cui il soggetto non è pronto ad affrontare il mondo e non ha sufficiente sostegno dalle origini. Però accade anche che chi non ha potuto appoggiarsi a nessuno diventi tanto forte da fare da sé, conquistandosi una propria autonomia e indipendenza.
Se la linea del suolo è sopra la base del fusto: distacco dalla realtà
Fusa con la base: diffidenza, riservatezza e prudenza.
Inclinata: incertezza, incostanza e volubilità.
A collina o ad aiuola: senso di abbandono e solitudine, bisogno di affetto, paura esistenziale.

Elementi esterni all’albero

Nidi: sono una richiesta verso la madre, il segno è più forte se il nido è nel tronco.
Fiori e funghi nel prato o coccinelle: natura socievole e simpatica, indicano sensibilità e allegria, benevolenza, il soggetto è stato amato dalla madre in un modo piacevole e armonioso.
Le farfalle: gaiezza, leggerezza, senso estetico, romanticismo, amore per le cose belle, graziosità.
Il sole: nei disegni dei bambini appare in genere il sole sulla destra che rappresenta il padre.
Se il sole è molto vicino all’albero indica che il bambino ha molto bisogno del padre.
Figure geometriche: senso di prigionia, costrizione, problemi mentali, possibili elementi schizoidi (gli schizofrenici spesso fanno disegni o sogni ridotti a forme geometriche rigide e senza vita).
Nei bambini è normale la presenza di figure o animali.
Colore rosso o colori chiari e vivaci: soggetto sereno e ben adattato.
Colori grigio, nero, marrone, viola: timidezza, depressione, tristezza.
Annerimento a tratteggiatura del fusto: depressione e ansia, fantasie tristi.
Annerimento della chioma: pensieri neri, labilità emotiva, insicurezza, mente annebbiata, mancanza di energia.
Annerimento dei frutti o fiori: esibizionismo, bisogno di autovalorizzarsi, desiderio di attrarre l’attenzione per quello che si fa.
Pali e puntelli: insicurezza, sfiducia, bisogno di guida.
Barre e cancelli: prigionia, depressione, costrizione sgradevole.

Il tipo di albero disegnato

Si guardi anche al tipo albero scelto, se questo è riconoscibile.
Abete: attaccamento alla famiglia e alle tradizioni. Bisogno di sicurezza e di protezione, solitudine, bambino che gioca da solo e si scoraggia facilmente.
Cipresso: soggetto timido e riservato con uno spiccato senso del bello, poco socievole.
Un secondo albero vicino al primo: conflitto nevrotico o schizoide, o contrasto con un membro della famiglia (padre o fratello)
Albero in mezzo a un paesaggio ricco e curato (erba, fiori, monti, nuvole…): fuga nella fantasia, bisogno di essere protetto.
Albero morente, privo di foglie, secco: pessimismo, sfiducia, situazione fallimentare, caduta delle energie, depressione.

Fonti: Prof. Viviana Vivarelli – Masadaweb

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